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In diverse regioni italiane, specie del centro-sud, nel mentre la qualità dei servizi di igiene urbana, affidati in appalto a imprese private o dati in concessione ad aziende in house, si mantiene su un livello molto basso e in alcune zone decresce continuamente, le tariffe imposte ai cittadini aumentano di anno in anno. Come mai? È colpa dei cittadini-utenti che non collaborano oppure è colpa delle imprese, pubbliche o private, che svolgono male detti servizi? Oppure è colpa delle norme che disciplinano il settore? Come si risolve la sindrome NIMBY che affligge il settore dello smaltimento? È utile l'Albo dei Gestori Ambientali? Sono utili o dannosi gli ARO (attualmente denominati in Puglia "Aree Omogenee") e gli ATO? È utile il sistema di raccolta differenziata "porta a porta" o è un pericoloso sistema di lavoro per gli addetti e costoso per gli utenti? Sono ancora utili le aziende in house, strani mostri giuridici, non sempre gestite al meglio e spesso fonti di sprechi e corruzione? A questi e altri interrogativi l'autore risponde dopo una analisi del settore afflitto anche da ricorrenti casi di corruzione nella fase di affidamento degli appalti.